
Fase II
Nella seconda Fase del progetto si è previsto di intervenire sulle filiere regionali delle piante officinali, focalizzandosi su quelle del luppolo e dello zafferano, occupandosi degli aspetti qualitativi della produzione e della prima trasformazione, con l’obiettivo di massimizzare la qualità dei prodotti e creare nuovi sbocchi di mercato.
Per entrambe le produzioni, si è proceduto alla messa a dimora di campi sperimentali ed alla produzione in condizioni controllate, alla realizzazione di attività sperimentali nella fase di prima trasformazione finalizzate a massimizzare gli elementi di qualità del prodotto e ad individuare nuovi potenziali prodotti/ utilizzi in grado di sfruttare le opportunità di mercato esistenti.
Per il luppolo il progetto ha previsto la verifica della fattibilità tecnico-economica di una filiera basata sulla produzione e trasformazione di luppoli di alta qualità destinati sia alla produzione brassicola che ad altri usi nel settore alimentare e non alimentare. Per questo obiettivo sono stati realizzati i seguenti interventi:
Realizzazione di campi sperimentali con diverse varietà, scelte sulla base delle caratteristiche specifiche del territorio e delle potenzialità di sviluppo e di produzione, e impiantate in terreni già a disposizione delle aziende partner e locate in aree pedoclimatiche diversificate.
Monitoraggio delle condizioni pedoclimatiche che possono influire sullo sviluppo delle piante messe a dimora nei campi sperimentali e sulle caratteristiche dei prodotti finali, freschi e trasformati.
Studio dei processi di disidratazione attraverso l’identificazione ed ottimizzazione dei parametri critici di processo con l’obiettivo di preservare la qualità delle materie prime e produrre prodotti stabili e corrispondenti a standard qualitativi predefiniti.
Valutazione di diverse tecnologie di estrazione convenzionali ed innovative per la produzione di estratti caratterizzati da diverse proprietà bioattive e tecno-funzionali. Tale attività mira a diversificare l’impiego del luppolo e dei suoi sottoprodotti nel settore alimentare e ad incrementarne le potenzialità di utilizzo in quello farmaceutico, nutraceutico e cosmetico.
Identificazione degli indicatori di qualità merceologici e di impiego, valutazione delle proprietà di funzionalità tecnologiche e stabilità dei prodotti di prima trasformazione, valutazione delle caratteristiche qualitative dei derivati dai prodotti di prima trasformazione.
Analisi della convenienza economica della coltivazione delle diverse varietà e individuazione dei potenziali sbocchi di mercato.

Per lo zafferano il progetto ha previsto la verifica della fattibilità tecnico-economica dell’utilizzo di estratti e dei sottoprodotti nel settore alimentare e non alimentare con l’obiettivo di incrementare il reddito delle produzioni attraverso una diversificazione dell’offerta delle aziende produttrici. Anche per lo zafferano sono stati realizzati i seguenti interventi:
Realizzazione di campi sperimentali in terreni a disposizione dei partner e attualmente sottoutilizzati.
Monitoraggio delle condizioni pedoclimatiche di coltivazione.
Studio dei processi di disidratazione.
Valutazione di diverse tecnologie di estrazione convenzionali ed innovative per la produzione di estratti caratterizzati da diverse proprietà bioattive e tecno-funzionali. Tale attività mira a diversificare l’impiego dello zafferano e dei suoi sottoprodotti nel settore alimentare e ad incrementarne le potenzialità di utilizzo in quello farmaceutico, nutraceutico e cosmetico.
Identificazione degli indicatori di qualità merceologici e di impiego, valutazione delle proprietà di funzionalità tecnologiche e stabilità dei prodotti di prima trasformazione, valutazione delle caratteristiche qualitative di estratti e derivati dai prodotti di prima trasformazione (disidratati).
Analisi della convenienza economica dei potenziali utilizzi degli estratti e individuazione degli sbocchi di mercato.
Fase 2 – 27/18/2023 – 27/12/2024